Disturbo delle frequenze: come funzionano i jammer e come contrastarli
A cosa serve un disturbatore di frequenza. Un disturbatore di frequenza, noto anche come jammer, è un dispositivo progettato per interrompere la comunicazione wireless tra i dispositivi.
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Questo dispositivo può essere utilizzato per scopi illegali come l’impedire il funzionamento degli allarmi antifurto o dei telefoni cellulari.
Come funzionano i jammer?
I jammer funzionano trasmettendo segnali radio su una o più frequenze utilizzate dai dispositivi che si desidera disturbare, interferendo con la comunicazione tra questi dispositivi e la stazione di base. Esistono diversi tipi di jammer, in grado di interrompere la connessione a diverse frequenze, come la banda 2G, 3G, 4G, 5G o il segnale GPS.
A cosa serve un disturbatore di frequenza e quali sono le frequenze utilizzate?
I jammer possono utilizzare frequenze diverse, in base al tipo di dispositivo che si desidera disturbare. Ad esempio, per disturbare il segnale GPS, un jammer potrebbe utilizzare le seguenti frequenze in MHz:
- 1575.42 MHz (frequenza GPS L1)
- 1227.60 MHz (frequenza GPS L2)
Per disturbare il segnale dei telefoni cellulari, invece, un jammer potrebbe utilizzare le seguenti frequenze in MHz:
- 870-880 MHz (frequenza GSM 900)
- 925-960 MHz (frequenza GSM 900)
- 1805-1880 MHz (frequenza GSM 1800)
- 2110-2170 MHz (frequenza UMTS 3G)
I disturbi di frequenza possono anche essere generati in altre diverse bande di frequenza, a seconda del tipo di segnale che si intende interferire. Ecco le frequenze utilizzate da alcuni jammer:
- Banda 315 MHz: utilizzata da alcuni antifurti e telecomandi per garage.
- Banda 433 MHz: utilizzata da molti dispositivi di sicurezza wireless, come antifurti e sensori di movimento.
- Banda 868 MHz: utilizzata da alcuni sistemi di allarme e sensori di movimento wireless.
- Banda 2,4 GHz: utilizzata da molte telecamere di sorveglianza wireless, come quelle utilizzate per la videosorveglianza di casa o dell’ufficio.
A cosa serve un disturbatore di frequenza e quali tipi esistono
Le tre tipologie principali di jammer sono i jammer portatili, i jammer fissi e i jammer veicolari.
I jammer portatili sono dispositivi compatti e leggeri, solitamente alimentati a batteria, che possono essere facilmente trasportati in una tasca o in una borsa. Sono adatti per l’utilizzo da parte di individui o squadre che necessitano di un dispositivo mobile per neutralizzare le comunicazioni in un’area limitata. Sono anche utilizzati dalle forze dell’ordine e dai militari in operazioni di sicurezza.
I jammer fissi sono dispositivi più grandi e potenti che vengono installati in posizioni fisse, come edifici o veicoli. Possono essere alimentati tramite la rete elettrica o a batteria e sono utilizzati per proteggere aree più ampie, come ad esempio una struttura industriale o una zona militare. Sono utilizzati anche per proteggere siti sensibili come ambasciate, aeroporti o centri di ricerca.
I jammer veicolari sono dispositivi installati sui veicoli, come ad esempio auto, camion o droni, e sono alimentati dalla batteria del veicolo. Sono utilizzati principalmente dalle forze dell’ordine e dai militari per neutralizzare le comunicazioni durante le operazioni di pattugliamento o inseguiemento.
In generale, i jammer sono dispositivi relativamente piccoli, ma la loro dimensione e il loro peso variano in base alla potenza di uscita e alle funzioni specifiche. Possono essere installati ovunque si desideri neutralizzare le comunicazioni, ma è importante tenere presente che l’utilizzo di un jammer potrebbe essere illegale in alcune situazioni e in alcuni paesi.
Come contrastare i jammer?
A cosa serve un disturbatore di frequenza, le tecniche che esistono per contrastare i jammer, l’utilizzo di dispositivi di rilevamento del segnale o l’adozione di tecnologie di modulazione del segnale. È importante anche adottare misure preventive, come l’installazione di allarmi antifurto con sistemi di backup e la scelta di prodotti di sicurezza di alta qualità e con caratteristiche anti-jammer.
Ecco un elenco dettagliato dei principali dispositivi di rilevamento del segnale:
- Scanner radio: un dispositivo portatile che scansiona le frequenze radio per rilevare eventuali segnali sospetti.
- Rilevatori di frequenza: questi dispositivi consentono di rilevare la presenza di segnali di frequenza specifici.
- Analizzatori di spettro: strumenti sofisticati che consentono di visualizzare l’intero spettro delle frequenze radio presenti in un’area specifica.
- Interceptor: questo dispositivo è in grado di intercettare e decodificare le comunicazioni radio.
- Oscilloscopi: strumenti di laboratorio che consentono di visualizzare l’onda del segnale radio.
- Ricevitori di segnale: questi dispositivi consentono di ricevere segnali radio e di trasmetterli a un’unità di elaborazione per l’analisi.
- Sistemi di monitoraggio delle frequenze: questi dispositivi monitorano costantemente le frequenze radio e segnalano qualsiasi segnale sospetto.
- Dispositivi di analisi del protocollo: questi strumenti analizzano i protocolli di comunicazione utilizzati dai segnali radio e consentono di identificare le eventuali vulnerabilità.
- Applicazioni di analisi del segnale: questi software consentono di analizzare il segnale radio e di identificare eventuali anomalie o segnali sospetti.
In sintesi, i jammer possono essere utilizzati per scopi illegali, ma esistono diverse tecniche per contrastarli e prevenirne gli effetti negativi. Con la giusta attenzione e precauzione, è possibile proteggere i propri dispositivi e mantenere la sicurezza in casa o in ufficio.