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Intercettazioni Trojan. Le intercettazioni telefoniche e l’uso di trojan per la sorveglianza sono strumenti fondamentali per le forze dell’ordine e le agenzie di intelligence. Tuttavia, questi strumenti comportano un costo significativo. In Italia, il Ministero della Giustizia ha recentemente pubblicato un listino aggiornato dei costi associati a queste attività. Ma quanto ci costano realmente queste operazioni di sorveglianza?
Il Listino Nazionale dei Costi di Sorveglianza delle Intercettazioni Trojan
Secondo il listino pubblicato dal Ministero della Giustizia italiano, i costi per le intercettazioni di telefonate, SMS e videochiamate sono di 3 euro al giorno, escludendo la tecnologia 5G. Il costo raddoppia se si desidera intercettare conversazioni che viaggiano su reti internet. Per i sistemi che registrano audio, recuperano le password di accesso, la rubrica dei contatti, la lista delle chiamate e intercettano le chat di Whatsapp, Facebook, Signal e Viber, il costo è di 150 euro al giorno. Invece, per infettare un dispositivo con un trojan, il costo è di 250 euro al giorno, ma solo se l’operazione va a buon fine.
Il listino dei costi per le intercettazioni trojan in Italia include specificamente le intrusioni nelle chat di Whatsapp, Viber, Signal e Facebook Messenger per gli smartphone Android. Per i dispositivi iOS, il listino prevede solo l’intrusione nelle chat di Whatsapp. Non viene menzionato Telegram, il che suggerisce che, al momento della pubblicazione dell’articolo, non era incluso nel listino dei costi per le intercettazioni e i trojan.
Questioni di Privacy
Ogni anno, in Italia, vengono intercettati circa 130.000 bersagli. L’85% di queste intercettazioni sono telefoniche, che richiedono in media due mesi di lavoro per i fornitori. Tuttavia, è impossibile sapere quanti trojan sono attivi e per quanto tempo lo siano stati. Il decreto del Ministero della Giustizia stabilisce alcune regole per la conservazione dei dati, un elemento critico nella gestione di informazioni sensibili.
La Privacy nell’Era delle Intercettazioni e dei Trojan
La Raccolta dei Dati e la Privacy
Le intercettazioni e l’uso di trojan rappresentano un’area delicata quando si tratta di privacy. In Italia, ogni anno, vengono intercettati circa 130.000 bersagli. L’85% di queste intercettazioni sono telefoniche, che richiedono in media due mesi di lavoro per i fornitori. Tuttavia, è impossibile sapere quanti trojan sono attivi e per quanto tempo lo siano stati.
Questo solleva una serie di questioni relative alla privacy. Ad esempio, quali informazioni vengono raccolte durante queste intercettazioni? Come vengono utilizzate queste informazioni? E come vengono protette queste informazioni per prevenire accessi non autorizzati o abusi?
Regolamentazione della Conservazione dei Dati delle Intercettazioni Trojan
Il decreto del Ministero della Giustizia italiano stabilisce alcune regole per la conservazione dei dati, un elemento critico nella gestione di informazioni sensibili. Ad esempio, prescrive di inviare tutti i dati raccolti sui server delle Procure, di archiviare i dati nelle sale intercettazioni e di prevedere di ogni dato raccolto forme di backup per impedirne la perdita anche accidentale.
Tuttavia, queste misure si basano sulle autocertificazioni dei fornitori. Sono loro, come emerge dall’articolo 3 del decreto, a dover assicurare modalità e tecnologie. Il ministero si riserva verifiche e controlli, ma questi non sono previsti di default prima che scatti l’appalto.
Il Futuro della Privacy
Mentre queste misure possono aiutare a proteggere la privacy, sollevano anche domande sul futuro della privacy nell’era delle intercettazioni e dei trojan. Ad esempio, come si evolveranno queste tecnologie in futuro? E come si evolveranno le leggi e le regolamentazioni per proteggere la privacy in risposta a queste nuove tecnologie?
In conclusione, la questione della privacy nell’era delle intercettazioni e dei trojan è complessa e in continua evoluzione. Sarà importante continuare a monitorare quest’area e a sviluppare politiche e pratiche che bilancino efficacemente le esigenze di sicurezza con il diritto alla privacy.
Reazioni al Listino dei Costi delle Intercettazioni Trojan
Le reazioni al listino dei costi sono state miste. Alcuni esperti ritengono che il listino non tenga conto delle differenze di complessità di ciascuno degli interventi. Altri ritengono che il listino possa portare a una contrazione dei costi e a una maggiore certezza e stabilità per le aziende che operano nel settore dell’intelligence.
Le reazioni al listino dei costi delle intercettazioni e dei trojan in Italia sono state variegate, con diversi stakeholder che esprimono opinioni contrastanti.
Accoglienza Positiva da Parte delle Aziende
Tommaso Palombo, presidente dell’associazione di categoria Iliia (che riunisce 51 imprese dell’intelligence), ha osservato che, nonostante una significativa contrazione dei costi praticati, il decreto è stato accolto in maniera moderatamente positiva da parte delle aziende che operano nel settore dell’intelligence. Secondo Palombo, la corretta e completa attuazione del decreto porterebbe a maggiori certezze e stabilità per le aziende.
Preoccupazioni per i Costi e la Tecnologia
Tuttavia, Palombo ha anche espresso preoccupazioni per la riduzione dei costi, in particolare per alcune voci ad alto contenuto tecnologico, come l’utilizzo di captatori informatici – trojan. Le aziende si trovano a dover soddisfare ulteriori richieste di realizzazione, in modo totalmente gratuito, di numerose procedure di sicurezza e criptazione aggiuntive. Queste procedure sono necessarie per garantire la sicurezza delle informazioni ed evitare la loro esportazione e divulgazione fraudolenta.
Critiche sulla Mancaza di Flessibilità del Listino
Alcuni esperti, invece, hanno criticato il listino per la sua mancanza di flessibilità. Secondo un consulente informatico che lavora con Procure e avvocati, il listino non tiene conto delle differenze di complessità di ciascuno degli interventi. Questo potrebbe incentivare le aziende a fornire il servizio più economico per massimizzare i profitti, riservando le tecnologie più sofisticate e costose per essere rivendute altrove.
Impatto dell’Aumento dei Costi delle Materie Prime
Inoltre, Palombo ha sottolineato che l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, insieme all’inflazione, ha avuto un impatto diretto sui costi per la realizzazione dei dispositivi e delle installazioni. Questo potrebbe ulteriormente complicare la situazione per le aziende del settore.
In sintesi, mentre il listino dei costi delle intercettazioni e dei trojan in Italia è stato accolto positivamente da alcune parti, ha anche sollevato preoccupazioni significative. Le questioni relative ai costi, alla tecnologia e alla flessibilità del listino rimangono argomenti di dibattito tra gli stakeholder del settore.
Conclusioni
Mentre il listino dei costi delle intercettazioni e dei trojan in Italia offre una visione chiara dei costi associati a queste attività di sorveglianza, solleva anche domande sulla privacy, sulla sicurezza dei dati e sull’efficacia di queste misure. Come si bilanceranno i costi e i benefici di queste attività nel futuro? Solo il tempo potrà dirlo.