Che cos’è lo spionaggio industriale

spionaggio industriale

Lo spionaggio industriale è un’attività illegale.

Utilizzata per rubare in modo non autorizzato informazioni industriali, commerciali e segreti da altre ditte.

Spionaggio industriale nel Codice Penale

In Italia lo spionaggio industriale è un reato punito dagli articoli 621, 622 e 623 del Codice penale.


Art. 621 c.p. – Rivelazione del contenuto di documenti segreti

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Chiunque, essendo venuto abusivamente a cognizione del contenuto, che debba rimanere segreto, di altrui atti o documenti, pubblici o privati, non costituenti corrispondenza, lo rivela, senza giusta causa.

Ovvero l’impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione fino a tre anni o con la multa da centotre euro a milletrentadue euro.

Agli effetti della disposizione di cui al primo comma è considerato documento anche qualunque supporto informatico contenente dati, informazioni o programmi.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa.


Art. 622 c.p. – Rivelazione di segreto professionale

Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa.

Ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino a un anno o con la multa da trenta euro a cinquecentosedici euro.

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La pena è aggravata se il fatto è commesso da amministratori, direttori generali, dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, sindaci o liquidatori o se è commesso da chi svolge la revisione contabile della società.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa.


Art. 623 c.p. – Rivelazione di segreti scientifici o industriali

Chiunque, venuto a cognizione per ragione del suo stato o ufficio, o della sua professione o arte, di notizie destinate a rimanere segrete, sopra scoperte o invenzioni scientifiche, o applicazioni industriali, le rivela o le impiega a proprio o altrui profitto, è punito con la reclusione fino a due anni.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa.

Come si compie lo spionaggio industriale

Sempre di più lo spionaggio industriale si compie sottraendo dati informatici.

Generalmente chi spia un’azienda concorrente di solito effettua intercettazioni (telefoniche, telematiche e ambientali) e/o furto (di dati, di sistemi informatici e di altri oggetti).

I dati di maggiore interesse per chi vuole spiare il concorrente sono modelli, progetti, brevetti, software, liste clienti e fornitori, prezzi e sconti.

Per questa ragione è fondamentale effettuare un’analisi forense dei sistemi che possono essere stati usati per il furto delle informazioni.

Benchè, come detto, si tratta di un reato, molti non lo riconoscono come tale.

In ragione del fatto che la documentazione segreta aziendale copiata è spesso stata realizzata da loro stessi nel periodo di lavoro.

In altri casi, pur essendo consci dell’illiceità dell’azione, il vantaggio ottenuto è talmente elevato che l’autore preferisce correre il rischio di affrontare le eventuali conseguenze civili e penali.


Quali sono i casi sentinella di uno spionaggio industriale?

I casi di uno spionaggio industriale sono:

  • Perdita di ordinativi
  • Licenziamenti di massa di dipendenti
  • Perdita significativa di clientela
  • Fuga di notizie


Come si contrasta lo spionaggio industriale?

Per impedire lo spionaggio industriale bisogna utilizzare il controspionaggio industriale.

Cioè attività di prevenzione come ad esempio la bonifica ambientale da microspie da programmare almeno una volta al mese, finalizzate a trovare ed eliminare possibili minacce di intercettazioni ambientali.

Le minacce possono coinvolgere:

  • vulnerabilità informatiche
  • cattivi comportamenti delle persone (social engineering)

Il controspionaggio industriale non richiede dunque solo competenze tecniche.

Ma anche capacità di studio del comportamento individuale di una persona al fine di carpire informazioni utili.

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Autore

  • Francesco Polimeni è un esperto riconosciuto nel campo del Technical Surveillance Counter Measures (TSCM), con oltre trent'anni di esperienza nel settore della sicurezza e del controspionaggio.

    Dopo una carriera come agente della Polizia di Stato, ha fondato Polinet S.r.l. a Roma, un'azienda leader nelle bonifiche elettroniche e nella vendita di dispositivi di sorveglianza.

    Dal 2001 è Amministratore Unico della Polinet S.r.l., tra le società leader in Italia esperte in tecnologie di Controsorveglianza e Anti Intercettazioni.

    La sua specializzazione include la bonifica di microspie in ambienti privati e professionali, nonché la rimozione di localizzatori GPS nascosti nei veicoli.

    Polimeni è anche un volto noto nei media italiani, avendo partecipato a numerose trasmissioni televisive di rilievo come "Porta a Porta" e "Matrix", dove è spesso invitato come esperto per discutere di tematiche legate alla sicurezza delle informazioni e al controspionaggio.

    La sua attività non si limita alla capitale; infatti, offre i suoi servizi di bonifica in tutta Italia, mantenendo un alto livello di riservatezza e professionalità in ogni intervento.

    Francesco Polimeni è iscritto al Ruolo Periti ed Esperti dalla C.C.I.A.A. di Roma al numero *** RM-2368 *** quale "Esperto in Sistemi di Prevenzione del Crimine".

    Competenze chiave:

    - Bonifiche elettroniche e rimozione di dispositivi di sorveglianza

    - Consulenze tecniche per la prevenzione del crimine

    - Utilizzo di tecnologie avanzate per il rilevamento di localizzatori GPS

    - Esperienza pluriennale nel settore TSCM e controspionaggio

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