Come spiare il patner, intervista a Francesco Polimeni
"Come ti spio il partner", donne gelose scoprono l'Hi Tech
AGI intervista Francesco Polimeni - responsabile Spiare.com
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Macerarsi nel dubbio che il partner ti metta le corna o improvvisarsi cyber-detective per trovare le prove del tradimento? Sempre piu' mariti e mogli, fidanzati e fidanzate, sciolgono questo dubbio amletico chiedendo aiuto alle tecnologie piu' sofisticate per tenere sotto controllo il sospetto fedifrago. E con l'estate, periodo tradizionalmente propizio per le scappatelle, le richieste di miniregistratori, microvideocamere e software spia si impenna. "La novita' di quest'anno - spiega Francesco Polimeni, esperto in sicurezza e sistemi di sorveglianza e responsabile di Polinet srl - e' che a rivolgersi al circuito dei rivenditori autorizzati sono sempre piu' donne". "Quasi sempre dai 40 in su - premette - con alle spalle rapporti piu' o meno lunghi e il timore della 'concorrenza' di qualche rivale piu' giovane". Tra i clienti, "restano numerosi gli uomini, per lo piu' over50". Ma cio' che li accomuna, a prescindere dal sesso, "e' una sostanziale disponibilita' economica, perche' certe apparecchiature costano". Ma chi decide di fare il grande passo e di provare a dare sostanza ai propri sospetti ha le idee chiare? "Non sempre - ammette Polimeni - anche se negli ultimi tempi la conoscenza di certi sistemi sta crescendo. Il primo punto da chiarire e' se ci si accontenta di 'sentire' o se si vuole anche 'vedere'.
Perche' le cose, a seconda della scelta che si fa, cambiano eccome". Per chi si "accontenta" dell'audio, il mercato offre una gamma di possibilita' sempre piu' vasta e, soprattutto, affidabile, "con registratori che misurano 2 centimetri per due e arrivano fino a 30 giorni di autonomia. Possono essere piazzati in una o piu' camere, ma la resa migliore e' in un ambiente relativamente piccolo come l'interno di un'auto". "Un kit completo di trasmettitore gsm con scheda sim e software con attivazione automatica consente di ascoltare praticamente senza limiti di distanza, direttamente al proprio cellulare, tutto quello che viene detto nell'abitacolo e, se si vuole, di registrarlo in digitale: il microfono e' talmente piccolo, roba di millimetri, che puo' essere 'nascosto' ovunque". Per chi vuole anche monitorare gli spostamenti del 'sospetto', tramite gps, "si puo' aggiungere un sensore di movimento: dato che ai clienti quasi sempre interessa sapere piu' dove il sospetto e' diretto che come ci arriva, l'opzione piu' conveniente e' quella cosiddetta 'start-stop': i modelli piu' recenti indicano la posizione esatta di una macchina, anche a centinaia di km di distanza, con un margine di errore massimo di 7 metri.
Un'inezia". La faccenda si complica quando si pretende il 'film' del tradimento: "la microcamera puo' essere inserita senza problemi in un telecomando, in una penna, in un orologio da parete, praticamente dove si vuole , ma l'autonomia e' limitata a un paio d'ore e quindi bisogna andare a colpo sicuro, conoscendo in anticipo luogo e ora del rendez vous.
Senza contare il nodo, fondamentale, dell'inquadratura: se l'incontro avviene in una stanza diversa, si rischia di dover fare tutto daccapo". Molto piu' conveniente e' la sorveglianza via cellulare, "anche se - premette Polimeni - occorre subito sgomberare il campo da un equivoco: quello che il software possa essere installato da remoto. Per l'installazione serve il cellulare del potenziale traditore: io mi limito a vendere il programma, cosi' come a vendere il mini-impianto di registrazione audio o video. L'installazione e' un problema del cliente. Perche' e' il caso di ricordare che l'articolo 617 del codice di procedura penale vieta esplicitamente, fuori dai casi consentiti dalla legge, di installare apparecchiature 'atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni'". Tornando ai telefonini, "i modelli dotati di sistema Symbian consentivano, una volta installato il file adatto, di monitorare in presa diretta telefonate, sms inviati e ricevuti, rubrica e qualsiasi altra funzione: con gli smartphone Ios e Android, tutto e' piu' complicato perche' all'accensione corrisponde la connessione a internet e tutti i dati finiscono su un server: per accedervi, servono username e password: Non solo: i nuovi smartphone consentono l'installazione di file 'esterni' al sistema solo dopo una procedura preliminare, che pero' la larga maggioranza degli utenti tipo non e' in grado di fare da solo". Ultima, promettente frontiera, anche per i cuori infranti, e' quella dei software spia per pc: "facili da installare, anche per un neofita, sono a prova di qualsiasi antivirus e permettono di sapere, magari registrandolo su una comune pen drive, tutto quello che il 'controllato' digita' sulla tastiera, le istantanee del monitor eseguite ad intervalli di tempo regolari (screenshoot), i siti visitati, i programmi utilizzati". C'e' anche chi chiede di recuperare i dati cancellati dai computer, dalle 'pennette' e dai telefonini dei partner, per vedere se c'erano foto o video hot o, comunque, compromettenti. Ma, alla fine, quanto costa vestire, per gelosia, i panni dell'investigatore hi-tech? "Abbastanza - ammette Polimeni - si va dai 350/400 euro di un software spia ai 2.500 di un kit audio completo passando per i 6/700 di un programma per cellulari e i 1.000 di una microtelecamera con videoregistratore tascabile. Ma chi per risparmiare si accontenta dei dispositivi a basso costo comprati nel 'bazar' all'angolo, spesso scopre sulla propria pelle che il rischio di fare cilecca e' inversamente proporzionale alla spesa". (AGI).